Sul Gennargentu in Treno
in Trenino Verde da Arbatax a Gairo taquisara
il Trenino Verde parte, per attraversare l’Ogliastra e giungere al Gennargentu. Viaggerete a bordo delle carrozze passeggeri V2D del 1956, trainate dal locomotore diesel del 1956, ristrutturati e restituiti agli antichi fasti. Il famoso scrittore e poeta D.H. Lawrence, con la moglie Frieda, scelse questo modo di scoprire la Sardegna, per poi scriverne sul celebre “Mare e Sardegna”.
Alle ore 08:30, incontrerete la Guida Turistica a voi dedicata, direttamente davanti al Trenino Verde in sosta sul binario di Arbatax.
Attraverserete i pianeggianti territori di Tortolì, antico capoluogo del Marchesato di Quirra. Giunti alla Stazione di Elini (+/-10:30), la breve sosta vi consentirà di fare una visita alla Cattedrale di San Gavino Martire o, volendo, una colazione al bar. Ripartiti, proseguirà la vostra scalata dei monti.
La vegetazione si farà sempre più fitta per poi aprirsi, di fronte a voi, Lanusei: quella che fu il capoluogo di provincia più piccolo d’Italia ma ancora oggi un punto di riferimento per tutto il Territorio. Si prosegue lungo il territorio di Arzana, rigogliosa zona boscosa che arriva al Gennargentu.
Raggiungerete così la vallata del Flumendosa, il secondo fiume più lungo dell’Isola, per poi arrivare alla Stazione di Villagrande (11.50).
Qui lascerete il Trenino Verde per ammirare il Gennargentu. Una breve passeggiata al fiume, poi tra ovili, caprili, porcili ed allevamenti di cavalli bradi ed asini, vi regalerà un contatto unico con la natura. Qui, la degustazione dell’enogastronomia locale, sarà occasione di sosta per il pranzo.
Nel primo pomeriggio un pullman a voi dedicato permetterà alla Guida Turistica di condurvi a ridosso del brullo ed austero Gennargentu, percorrendo le sponde del lago Bau Muggeris (alto Flumendosa), con i boschi di conifere che marcano il contesto montano. Dopo questa tappa fotografica, il pullman vi porterà tra i monti dell’alta Ogliastra, con le foreste vergini che ricoprono le vallate ed i pendii da cui svettano bianche falesie calcaree: i Tacchi.
“Perd’e Liana” sarà li, a due passi, inconfondibile come sempre. Gairo Vecchia e la soprastante Gairo Sant’Elena, ad un tratto sbucano in fondo alla vallata. L’ingresso nel grande canyon di Taquisara (frazione di Gairo), così, sarà dall’alto. Lasciato il pullman, farete una breve passeggiata guidata nel borgo, tra qualche murales e le pannellature illustrative del percorso “l’abbandono”, sino a giungere alla vecchia Stazione di Gairo Scalo.
Alle 16:15 ripartirete con il Trenino Verde, lungo il tratto di ferrovia che in 40 minuti vi porta alla Stazione “Villagrande”, dove eravate scesi al mattino. Il viaggio prosegue sulla tratta percorsa al mattino, ma la direzione opposta e la differente luce solare, vi regaleranno immagini e suggestioni tutte nuove. Come quelle che, dall’alto, avrete nel vedere la grande vallata che degrada sino al mare: il golfo di Arbatax. Attraversato il Bosco di Selene giungerete a Lanusei, capitale culturale di questi luoghi (Cattedrale di Santa Maria Maddalena, il Museo Civico, il Museo Diocesano). Qui la sosta di circa 15 minuti potrà consentirvi una passeggiata o uno snack al bar.
Si riparte in relax, con l’arrivo ad Arbatax previsto per le ore 19:45.